Europeista, ecologista, impegnato sul fronte civico, proprietario di un locale carico di storia come il Monty, un club una volta esclusivo poi punto d'incontro della malavita: Ralph Ember è diventato anche uno dei baronetti della droga dell'innominata città dell'Inghilterra meridionale in cui Bill James ambienta la sua saga poliziesca. Un'ascesa compiuta in parte "suo malgrado", sopravvivendo, grazie a tanta cautela e tantissima fortuna, ai periodici regolamenti di conti e finendo così "per eliminazione" a ritrovarsi punto di riferimento ineludibile delle attività criminali sul territorio. Adesso, però, Ember medita seriamente di mollare tutto e riparare all'estero: si rende perfettamente conto che i sempre più frequenti summit malavitosi all'insegna della buona tavola, cui l'accresciuto status lo obbliga a partecipare, potrebbero rivelarsi altrettanti tranelli e concludersi, per lui, malissimo. Sul fronte investigativo la poliziotta Naomi Astruther, infiltrata con esiti disastrosi all'interno dell'organizzazione del pezzo più grosso del commercio di stupefacenti - il Mattatore - vorrebbe riprendere il lavoro sotto copertura, ma si vede piuttosto proporre un rischiosissimo ruolo di "specchietto per le allodole".