Immaginate un classico barbecue. Una situazione rilassante, piacevole. Conviviale. Un insieme di più persone, colte di razze ed etnie differenti. Immaginatene i loro discorsi. Una bella e normale serata di una Melbourne al tramonto.
Poi, improvvisamente il pandemonio. Lo scatenarsi di rivalità; accuse. Volano parole grosse. Emergono come d'incanto ipocrisie; differenze razziali, contraddizioni. Crisi d'identità. Tutto grazie ad un semplice, improvviso e banale SCHIAFFO.
Paragonato a nomi d'eccellenza,quali, Franzen e DeLillo, Tsiolkas offre un ritratto diretto e immediato della società australiana (estendibile in ogni caso anche anche a lidi a noi più prossimi) con vizi, difetti e meschinità varie che in un crescendo corale rendono "Lo schiaffo" unico nel suo genere.
Splendido.