"Ogni mattina rovisto nella sporcizia delle vite altrui: di quelli che non rispettano i contratti, di quelli che non versano l'affitto, di quelli condannati a risarcire un danno che non vogliono risarcire, o di quelli che non pagano le cambiali. Ispeziono i loro appartamenti, frugo nei loro cassetti, infilo le mani nelle loro tasche. Ci vuole tatto per entrare in casa di sconosciuti, da soli, senza scorte, e chieder conto di un debito, minacciare un pignoramento o uno sfratto. Ci vuole tatto e coraggio. Bisogna entrarci in punta di piedi nelle case altrui. Anche questo fa parte del mio mestiere. In questi ultimi tempi, sempre più spesso, do ordine a fabbri solerti di cambiare le serrature di appartamenti oggetto di sfratto, perché io sono un ufficiale giudiziario e sono pagato per eseguire tutto ciò. Si dice che il mio sia il classico lavoro sporco che qualcuno deve pur fare. Ma vi assicuro che non è così: la professione è nobile e di ben altra pasta." Giuseppe Marotta è un ufficiale giudiziario e il suo è un racconto struggente e intensamente umano del nostro paese oggi. Il racconto di una crisi che colpisce sempre più persone. Marotta ci offre uno spaccato estremamente originale da una prospettiva sconosciuta e inaspettatamente compassionevole. E si mette in gioco in prima persona: lui figura odiata e temuta e, allo stesso tempo, garante di giustizia e artefice di mediazione.